Scovolino o filo interdentale?

L’efficacia del filo interdentale nel rimuovere la placca dipende dalla frequenza di utilizzo, dalla durata del movimento e dalla tecnica acquisita. Lo scovolino interdentale si dimostra piü semplice da utilizzare e quindi, piü efficace nella detersione degli spazi interprossimali.

Scopriamo insieme come vanno usati!

Scovolino:

ln presenza di ampi spazi interdentali, esposizioni radicolari e forcazioni come esiti di malattia parodontale oppure in presenza di apparecchi ortodontici ed impianti dentali, è consigliato l’utilizzo dello scovolino.

Stabilita dal dental coach la misura adeguata per ciascun spazio, lo scovolino va inserito con una leggera inclinazione nello spazio Interdentale.

Filo interdentale: 

– Avvolgere le estremità della porzione di filo (30-40cm) intorno alle dita medie. Per inserirlo tra i denti dell’arcata superiore; va tenuto tra pollice e indice o tra i due pollici. Invece, per utilizzarlo nell’arcata inferiore; il filo va tenuto tra i due indici. La distanza tra le due dita non deve esser superiore a 1-1 cm. In assenza di manualità e possibile avvalersi di forcelle tendifilo preconfezionate.

– Introdurre il filo delicatamente nello spazio interdentale, avvolgere lateralmente il dente (disegnando idealmente una C); aderendo ad una singola superficie del dente sino a percorrere l’intera lunghezza della corona.

– Posizionare il filo in prossimità della gengiva senza provocare fastidio o dolore e muoverlo con entrambe le dita in su e in giù; avanti e indietro sino a quando le pareti saranno pulite facendo attenzione a non tagliare la gengiva.

Fonte: Gengive.org

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